
La Storia di Pietradefusi
Pietradefusi: piccolo, ridente e tranquillo paesino della provincia di Avellino, situato tra le colline dell’Irpinia e del Sannio. Simbolo indiscusso della comunità pietrafusana è la Torre Aragonese che svetta sul punto più alto del centro storico. Costruita nel 1431 su ordine del feudatario locale Giacomo Tocco, fungeva da punto di raccolta della popolazione in caso di invasioni e saccheggi, oltre che da fortezza signorile. La Torre è a pianta quadrangolare, alta 11 metri, formata da due grossi vani, un piano terra ed un primo piano; è accessibile tramite una scala esterna a due rampe, in pietra. Sul tetto svetta un grosso balcone merlato.
Oltre alla torre è possibile visitare la Chiesa Collegiata di Maria SS. Annunziata, in stile barocco, voluta dal Cardinale Coscia, originario del posto, che custodisce al suo interno tele di scuola napoletana del ‘700, arredi sacri ed ostensori in oro e argento.
Nel centro della frazione Dentecane si trova l’opera Pia Pascucci con annesso Liceo Classico xxxx e la chiesa di S. Paolo Apostolo, nota per l’ottocentesca architettura di disegno vanvitelliano e la facciata con tre portali in pietra, il grande rosone centrale, il bel campanile a più livelli e con il grande orologio. Custodisce opere di Vincenzo Volpe.